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Simone: un ragazzo speciale

Cinque anni fa, forse un po’ meno, era settembre, coach Càrle Leoni mi chiese di tesserare un po’ di giocatori per quella che voleva costruire come nostra prima squadra. Tra di loro c’era un ragazzo piuttosto alto, ben piazzato in quanto a muscolatura e molto atletico. Di lui mi aveva già parlato l’anno precedente qualcuno, non ricordo chi. Di fatto il tesseramento di Simone Muratore si è concretizzato il 26 settembre 2017, a poche ore dall’inizio di quella stagione di serie D. Francamente le sue prima partite non furono eccezionali, sembrava timoroso e timido e, quantunque riscuotesse l’apprezzamento della parte femminile del pubblico San Pio, il coach tardò nell’inserirlo stabilmente nelle rotazioni. I mesi sono passati, sono passati anche gli allenatori e, durante lo svolgimento dei play out in maggio 2019, data la squalifica del coach, in panchina sedette Paolo Bonetti.

Paolo appoggia le sue nobili terga sulle panchine lombarde da svariati anni e, sebbene di senior non ne abbia fatte molte, di giovani ragazzi ne ha visti non pochi. Tra di essi anche Simone il quale, credo fosse in Urania, o in Tumminelli, è stato “formato” dal Pol-rock.

Lì si è creata una bella chimica che, ovviamente, non poteva prescindere dal terzo elemento, Marcello Monzani, professione play-guardia-assistente-amico-confessore. Naturalmente fu tutta la squadra che cominciò a girare nel migliore dei modi e, finalmente, al terzo anno di attività al San Pio, Simone, Marcello, Paolo (ma anche tutti gli altri ragazzi) giravano come un cronometro svizzero verso la testa della classifica.

Ma la pandemia, maledetta (e non per motivi cestistici, non voglio essere frainteso), ha fermato tutto e ci siamo ritrovati tutti ad impastare pane, ad ascoltare raccomandazioni sanitarie ed a pregare per le persone più deboli che ci circondavano. Escludendo brevi periodi in cui sembrava che si potesse tornare a fare una vita normale e a tornare ad allenarsi, la ripresa del “gioco” si è avuta solamente 15 mesi dopo quella sosta. Squadra ancora rivoluzionata con poche conferme. Tra essere Simone, Paolo, Marcello ed altri che, per non fare torto a nessuno non cito. Una breve stagione quasi perfetta: 10 vinte ed 1 sola persa. Promossi in C.

Quest’anno ancora sofferenza ma grandissima soddisfazione finale per una salvezza cui, ad un certo punto, nessuno credeva. Ma ce la siamo guadagnata. Simone, che di lavoro fa altro (e vince scudetti…) quest’anno non ha potuto offrire la presenza e la costanza che prima poteva darci. Ma se poteva, se l’AC Milan glielo permetteva, si presentava in palestra, generalmente con tre o quattro minuti di ritardo per dare il suo contributo.

Venerdì ci ha regalato la sua ultima partita con la maglia del San Pio X. Non ha senso parlare di come è andata. Per me è andata male perché mi mancherà il suo spirito e la sua allegria. Oppure è andata bene perché so che il suo numero non verrà cancellato dalla chat della squadra e che tornerà spesso a trovarci.

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