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E finalmente è SERIE C Silver!!!

San Pio X – Leone XIII: 59-44 (18-15, 29-23, 44-37)

Cominciamo dalla fine, il commento: difesa feroce ed attacco micidiale. Il lavoro di un anno può essere condensato in queste parole. Quando dico difesa feroce intendo una difesa in cui i meccanismi erano perfettamente lubrificati e ognuno faceva il suo. Una squadra di piovre che muoveva i suoi tentacoli per impedire il tiro facile all’avversario. Quando dico attacco micidiale intendo, invece, una attacco che costruisce la vittoria ad elastico. Si scappa avanti e ci si riposa. Appena l’avversario sembra essere pericoloso, TAC, un’altro scatto e si ristabilisce la distanza. Ovvio che tutto questo ha un’origine: il lavoro!! Il lavoro dei coach e quello dei ragazzi. Un lavoro che da quando è cominciato, in gennaio, ha portato un miglioramento continuo e costante. E, alla fine i frutti sono stati raccolti. E sono dolcissimi!

Siamo in C Silver.

San Pio X: Finazzer Flori Federico 20, Muratore Simone 9, Finazzer Flori Francesco 8, Spinetto Carlo 8, Tagliapietra Enrico 6, Binaghi Matteo 3, Lania Matteo 3, Monzani Marcello 2, Di Ceglie Riccardo, Galtarossa Alessandro, Pirosa Matteo, Spongano Ettore.
Leone XIII: Corigliano Carlo 10, Rapaccini Giacomo 9, Charles Pena Miguel 8, Di Gianvittorio Simone 7, De Donà Lorenzo 5, De Spuches Giuseppe 4, Chini Eugenio 1, Fernandez Alessio, Silva Luca, Confalonieri Leonardo Silva ne, Sacchi Tommaso ne, De Lacerda Nicolas ne.

Per acchiappare l’obiettivo promozione abbiamo dovuto fare molte cose. Prima di tutto stupire noi stessi. Nessuno di noi avrebbe creduto di poter avere una stagione così positiva: 10 vinte ed una persa, contro quella che veniva definita da tutti la squadra “illegale” per la serie D, quel Basket Corsico che al ritorno abbiamo sconfitto con gli interessi e che ci farà compagnia nella salita al piano superiore. Il girone H ha dimostrato di essere bello tosto: due promosse su tre vengono da lì. Garegnano, le terza ai Play off, ha dovuto arrendersi ad Appiano di soli 4 punti. Vittuone ha liquidato la pratica Play Out in scioltezza al primo colpo. CMB Rho ha pagato l’inesperienza dei suoi ragazzi e tutto gli tornerà a vantaggio nei prossimi campionati.

Il nostro stupore nasce anche dal fatto che sapevamo di avere un bel gruppo ma ci ponevamo un orizzonte “Play Off Comodi” e poi vacanze. Ora ci troviamo a dover pensare al prossimo anno con un entusiasmo inatteso ma con tante cose da fare.

  1. Non dimenticare il settore giovanile. nel giro di 5 anni vogliamo che l’80% del roster sia “marcato” San Pio X.
  2. Mai mettere a rischio il nostro codice 000814: è questo uno dei nostri motivi di orgoglio e vanto.
  3. Il passo e la gamba: abbiamo dei limiti e ne dobbiamo essere consapevoli; non facciamo come Icaro.

Tuttavia dobbiamo anche saper rendere merito a chi ci ha portato qui.

  • Coach Bonetti… cosa posso aggiungere? Che devo ringraziare l’amico Ferdinando Farina per avermi fatto una telefonata a Luglio 2016!
  • Lo staff: Luca Meazzo ottimo vice su misura di Paolo, il doc Andrea, consigliere, psicologo, tifoso, genitore e “tamponatore seriale”, Massimo Mazzaccara, Marco Giunti, Luca Spotti, Andrea Castoldi ed Alessandro Ghezzi che, chi più chi meno hanno messo il loro mattoncino.
  • La squadra: quando vedi che il gruppo funziona, che c’è feeling, complicità, affiatamento sai che la somma di 18 ragazzi dà molto più del 100%. Questa promozione è “roba vostra” e ve la dovete godere, ce la dobbiamo godere.

Non è possibile non dedicare uno spazio a parte al mio compagno di avventure da ormai quasi 20 anni. Qualcuno ci ha scambiati per fratelli. Per me Giampietro è come un fratello senza vincoli di sangue. Ne abbiamo passate tantissime insieme, fianco a fianco a bordo campo. Alcune ci hanno fatto penare, qualche amarezza, le gioie erano, essenzialmente, per una salvezza, spesso guadagnata in post season…
Con noi, quasi sempre, Alessandro. Il più degno rappresentante dei MIO San Pio, una squadra pazza e adorabile. Come pazzo ed adorabile è Ale, quello che io chiamo il mio nipotino.
Quest’anno io e Giampietro ci siamo visti alcune partite dei mondiali insieme, a casa mia. Ieri sera mentre l’Italia soffriva nell’attesa di poter cantare “Notti magiche”, noi cantavamo la vittoria del San Pio, bevendo qualche (qualche, ho detto) bicchiere e mangiando qualcosa, seduti sul divano. Sì, adesso, quando Giampi viene a casa nostra a mangiare, si mangia a buffet, sul divano.
Mangiare a tavola… no.
C’è una sedia vuota che non potremmo mai guardare senza un sussulto…

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